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Desperate Surfer's Wife

  >  Storie DSW   >  Spostamenti   >  2° Tappa: Vancouver

Dopo undici ore di volo, da Francoforte a Vancouver – e qui, la mia dolce metà alzerà gli occhi e dirà: La solita esagerata…sono state si e no 10 ore.
Ai posteri l’ardua sentenza e comunque che mi sia concesso un pizzico di drammaturgia.

Calcolate anche il fatto che lui si era fatto il viaggio comodamente seduto tra un italiano apatico ed una canadese movie-addicted con due metri di fronte ai sedili, per allungare le gambe. Devo invece ricordarvi che la sottoscritta era seduta accanto alla piccola fiammiferaia – di 100 kg – in procinto di esalare l’ultimo rantolo?!

Vabbè, torniamo a noi. A prescindere dalle ore effettive, vi posso assicurare che lo stress fisiologico-prevacanziero era già notevole; al pari di un mezzo giro del mondo in biplano, contro vento e con la solita fiammiferaia ad ansimarti sul collo.

Per fortuna, il morale rimaneva sempre alto… e bisognava anche considerare gli aspetti positivi, no?!

Prima di tutto, il bagaglio ancora era in carico alla compagnia aerea – Air Canada – quindi per il momento “viaggiavamo” piuttosto leggeri, salvo qualche sprazzo di shopping compulsivo, giusto per tenersi occupati durante le sei ore di transito che ci aspettavano.

Shopping selvaggio = Presine cucina Made in Canada, magnetino Made in Vancouver, tazza Made in Vattelappesca – ma so pretty! – per la suocera.

Tempo totale impiegato: 8 minuti 35 secondi.

Tempo rimanente al decollo successivo: 5 ore 35 minuti 20 secondi.
I conti non tornano? Cazzarola, un paio di soste al bagno dove le mettete?! Del resto, erano già quasi 20 ore che avevamo salutato casetta e tutti i suoi comfort.

Ah, dimenticavo, per sollazzarci ulteriormente, che di divertirsi non ce n’è mai abbastanza, ci siamo sparati anche un paio di partite a spizzichino. Sul risultato finale ometto, vi dico solo che é stato tendenzialmente iniquo, per tutta la durata della vacanza.

Non vi pare manchi un particolare determinante?!? Insomma, non vi starete chiedendo: si, ok, ma avevate deciso cosa fare, una volta arrivati in California!?

In effetti qualche idea l’avevamo, ma di imprevisti non eravamo ancora sazi; quindi l’acquisto dei nuovi biglietti aerei che, in qualche modo ci avrebbero portati a destinazione finale, era stato posticipato all’aeroporto successivo.

Tante volte i negozi fossero stati a corto di presine e magneti…

Del resto, come avrete capito, la pianificazione é il nostro pane quotidiano. Oltretutto, la partita a spizzichino era talmente coinvolgente da farci dimenticare che, a fine giornata, saremmo stati soltanto a 4.800 chilometri di distanza dalla meta.

Scogliere della Groenlandia

Scherzetto :=) ora che faccio mente locale e soprattutto cerco di focalizzare in quale angolo, di quale aeroporto abbiamo acceso il computer per acquistare i biglietti San José California-Dallas-San Josè Costa Rica e vi dirò una cosa: forse era proprio Vancouver. Yes! In effetti, ricordo vagamente che fuori era giorno, quindi dovevamo trovarci ancora in Canada. Dovrei chiedervi scusa per la poca precisione? Viaggiate voi 50 ore di seguito senza dormire, cambiate 7 aeroporti diversi, senza mai cambiarvi la biancheria e lavarvi i denti…e poi vediamo chi fa confusione.